Illustrazione per pagine servizi advisory
Private Equity

Il private equity per finanziare la crescita

Sante Maiolica Sante Maiolica

In un momento in cui l’accesso ai finanziamenti è difficile per molti, le imprese del mid-market stanno guardando oltre le fonti tradizionali e si stanno rivolgendo al private equity per finanziare la propria crescita. In questo articolo analizzeremo come le imprese di private equity gestiscono il proprio portfolio e come il mid-market può beneficiare degli investimenti.

Ora che i mercati globali stanno affrontando gli effetti del COVID-19 e un lungo periodo di incertezza, le imprese del mid-market temono per la propria capacità di ottenere risorse finanziarie da investire nella crescita. Di conseguenza, i leader d’impresa stanno cercando risorse alternative come il private equity (PE) per raggiungere i propri obiettivi strategici.

“Nel corso degli anni il Private Equity (PE) ha dimostrato di saper investire proficuamente in aziende del mid-market italiano, favorendone il percorso di internazionalizzazione, managerializzazione, concentrazione e consolidamento.

In un periodo di sfide economiche e sociali senza precedenti che ha costretto le imprese a rivedere i propri obiettivi non solo finanziari ma soprattutto strategici, il Private Equity può ora più che mai assumere un ruolo chiave per il supporto e lo sviluppo delle attività economiche e rappresentare una valida alternativa di finanziamento.

Nonostante il settore stia ancora subendo la pressione del c.d. “fenomeno Covid” che si riflette in rallentamenti in termini sia di market scouting sia di negoziazioni, l’ingente liquidità dei fondi e i tassi di interesse fortemente competitivi li spingono sempre alla ricerca di nuove opportunità di investimento.

Grant Thornton Financial Advisory Services può fornire consulenza sia a operatori di Private Equity nel valutare le opportunità presenti sul mercato, sia a società interessate a investitori Private Equity nel definire la strategia più efficiente e nel trovare l’interlocutore più adatto alle esigenze societarie.

Assieme ai colleghi di Grant Thornton abbiamo esaminato nel dettaglio il ruolo e il funzionamento del Private Equity cercando di fornire spunti e suggerimenti alle imprese che stanno valutando il ricorso a tale tipo di investitore” afferma Sante Maiolica, partner e CEO di Grant Thornton Financial Advisory Services.


Gli investimenti in private equity sono considerati da tempo come una potenziale fonte di capitale per il mid-market. Infatti, per molte imprese, trovare il giusto partner PE – che sia allineato con i propri obiettivi – è stato un catalizzatore per la crescita e questa tendenza potrebbe continuare. L’ultimo Global Business Pulse di Grant Thornton pubblicato dopo la prima ondata di lockdown per via del COVID-19 ha mostrato che il 46% dei leader d’impresa globali consideravano la scarsità di risorse finanziarie come un ostacolo alla crescita – in aumento rispetto al 37% registrato nella prima metà dell’anno.

I numeri della prima metà del 2019 mostrano inoltre che c’era un grande interesse per gli investimenti in private equity tra le imprese del mid-market, con i 37% delle imprese che ha dichiarato di voler finanziare la propria crescita internazionale proprio tramite il PE. Con riferimento all’M&A, il 36% delle imprese ha dichiarato di volersi rivolgere al PE, mentre il 29% delle imprese che miravano a una crescita organica prevede di supportare la propria strategia tramite investimenti in PE.

Tuttavia, sebbene i leader del mid-market siano sempre più ben disposti nei confronti degli investimenti in PE, molti sono ancora scoraggiati per via di – meno frequenti – casi di esiti negativi. Di conseguenza, si sono create delle false credenze nel settore. Comprendere appieno i benefici del PE, come opera e come preparare la propria impresa per un investimento in PE è fondamentale per trovare la propria strategia finanziaria.

Il private equity offre risorse, esperienza e competenze

La revisione delle strategie da parte delle imprese e la necessità di investire nella crescita nella scia del COVID-19 stanno aumentando l’interesse per il private equity come opzione di finanziamento.

Gli investitori in PE stanno cercando le imprese giuste per acquistarne direttamente gli asset – in caso di una successione o dell’uscita di un socio – o trasformarne le prospettive di crescita investendo in strategie di crescita organica e strategie buy-and-build. Molti imprenditori si sono rivolti al PE per l’esperienza che un partner di investimento può offrire. Per poter superare i concorrenti e attirare nuovi clienti e fornitori è necessario guardare più lontano.

Il private equity si evolve per soddisfare le esigenze dei propri asset

Il PE preoccupa ancora alcuni leader di impresa, che temono di perdere il controllo della propria organizzazione. Questo problema, tuttavia, può essere facilmente risolto cedendo una quota di minoranza ma un’altra preoccupazione che invece rimane è la possibile tensione tra il management e gli investitori.

Dopo il crollo finanziario, il settore del PE ha ricostruito la propria reputazione, in quanto si riteneva che perseguisse un approccio spregiudicato e una strategia di spoliazione dei beni (cosiddetto “asset stripping”). In primo luogo, le risorse operative hanno giocato un ruolo di primo piano: infatti, molte imprese hanno dedicato un grande sforzo nel creare dei team di professionisti operativi che possono supportare e consigliare i propri investimenti.

Ci si avvale sempre di più di questi talenti per attirare società in cerca di finanziamenti, in quanto possiedono l’esperienza pratica necessaria per far comprendere alle imprese come trarre il meglio dai propri investimenti. In secondo luogo, molte imprese hanno introdotto criteri ESG (environmental, social and governance) nel proprio portfolio, oltre alle due diligence e ai piani operativi, al fine di ottenere benefici che vadano oltre il mero rendimento finanziario, mirando a una crescita più sostenibile. Di conseguenza, la durata degli investimenti sta aumentando.

L’ambito di azione del PE rimane ampio: nonostante alcune concezioni sbagliate, il PE non è rivolto solamente al settore delle tecnologie all’avanguardia e alle attività deteriorate.

Un investimento PE di successo richiede una rigorosa preparazione

Le imprese di PE hanno grosse disponibilità liquide e sono continuamente alla ricerca di asset promettenti nel mid-market; tuttavia, i criteri di scelta degli investimenti sono elevati. Le imprese del mid-market hanno a disposizione moltissimi mezzi per attirare l’interesse del PE e aumentare le proprie chance di trovare il deal giusto.

1. Assicurarsi il consenso interno e che il PE sia la soluzione giusta

Il primo passo è la chiarezza. I titolari e leader dell’azienda devono assicurarsi che l’investimento in private equity sia la strada giusta per perseguire la crescita e di avere il consenso dei principali stakeholder. Le fasi di negoziazione e due diligence possono essere più semplici se il private equity è già stato considerate adeguatamente come parte della strategia di crescita.

2. Avere a disposizione le giuste informazioni finanziarie

Il processo di due diligence può essere oneroso e richiedere molto tempo. Gli investitori vogliono avere visibilità sulle operazioni dell’impresa e sulla situazione contabile, oltre che sui report che possono essere prodotti. Le imprese talvolta non sono in grado di produrre la quantità di analisi e informazioni richieste dalle imprese di PE, quindi all’inizio del processo il management dell’impresa e le funzioni finanziaria, contabile e di reporting potrebbero trovarsi sommerse dalle richieste.

3. Avere i dirigenti giusti al vertice

Il CEO generalmente guida il vertice dell’impresa, accompagnandola nella crescita per prodotto o per Paese. Le imprese PE guardano anche al CFO e vogliono assicurarsi che il CFO abbia a disposizione le informazioni richieste e sia in grado di comprenderle.

4. Chiedere supporto a consulenti esterni fidati

Al di fuori del management, le imprese hanno bisogno anche di un adeguato supporto esterno, come ad esempio da parte di consulenti legali e di investment banker che le aiutino a valutare i potenziali partner PE e i relativi deal. Oggi, le opportunità di fare tali valutazioni sono di gran lunga più numerose. Le imprese PE competono per gli asset e sono volti più a costruire relazioni e fiducia con i potenziali partner, a comprendere gli obiettivi dell’impresa target e a stabilire se possono ottenere un ritorno adeguato dal supporto fornito a queste imprese.

La preparazione è fondamentale

Il PE è sicuramente una strada da considerare per le imprese che cercano di cogliere nuove opportunità e di adattarsi al nuovo mondo creatosi dopo il COVID-19 e i suoi effetti. Ma fondamentalmente, le imprese del mid-market devono assicurarsi del percorso strategico offerto dal PE e avere un progetto di insieme per prepararsi all’investimento.

Rendimento attraverso strategie di “asset stripping”

La reputazione del PE è sicuramente migliorata rispetto al passato e sebbene le imprese con quote di maggioranza abbiano il potere di perseguire una strategia di “asset stripping”, questo non è generalmente il loro obiettivo e questo scenario è solitamente l’eccezione e non la regola.

Gli investitori che mirano alle imprese in crescita vogliono aumentare il valore di queste imprese così da poter vendere il capitale a un prezzo più elevato rispetto a quello di acquisto. Questo obiettivo è raggiunto in molti modi finanziando una strategia di crescita, come un nuovo prodotto, nuovi territori, l’acquisizione di un nuovo business e le tecnologie trasformative.