Distribuzione Moderna

L'analisi di dicembre di Grant Thornton: pasta e riso

Sante Maiolica
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Sante Maiolica, Partner e CEO di Grant Thornton Financial Advisory Services, nel numero di dicembre di Distribuzione Moderna racconta l’andamento delle operazioni di M&A nel comparto dei pasta e riso.

 

Un settore in piena salute

 

Il segmento della pasta e del riso rappresenta un altro pila­stro del mercato food italiano, estremamente diversificato in termini di offerta (materie prime, formati, grammature e certificazioni di qualità) e piuttosto concentrato per valore della produzione, con oltre l’86% del mer­cato rappresentato dai primi otto marchi.

Il settore è predominante non solo a livello domestico, ma anche europeo e globale, basti pensare che un quar­to della produzione totale di pasta nel mondo è di stampo italiano. Dopo il boom di domanda nel 2020 nei periodi di lockdown, quest’anno il mercato ha registrato un trend lievemente negativo, anche se, rapportato ai valori pre-Covid del 2019, rimane comunque in forte crescita.

Dal punto di vista dell’M&A, il settore è da sempre stato particolarmente attrattivo per gli investitori e gli operatori industria­li, soprattutto di grandi dimensioni, i quali stanno continuando le proprie campagne di espansione tramite acquisizioni e integra­zioni. Nei primi mesi del 2021 il leader di mercato Barilla è entrato nel mercato del­la pasta fresca grazie all’acquisizione della maggioranza di Pasta Evangelists, tra i brand leader del segmento inglese nelle vendite tra­mite e-commerce.

Grazie a questa acquisizione, oltre ad aver penetrato un nuovo segmento di mer­cato e aver consolidato la propria presenza nel Regno Unito, Barilla ha iniziato a esplorare nuovi canali di vendi­ta digitali. A distanza di poche settimane ha inoltre annunciato di aver concluso l’accordo per l’acquisizione di Catelli Dry Pasta, leader nel mercato canadese, che include i brand Catelli, Lancia e Splendor.

Di recente, Pasta Divella – al secondo posto nel mercato italiano insieme a De Cecco – ha avviato il processo per la ces­sione di una quota azionaria: il dossier è già sui tavoli dei grandi fondi di private equity che potrebbero, tramite operazioni di add-on, permettere al brand di di­ventare un’importante piattaforma di aggregazione e creazione di valore made in Italy.

Anche De Cecco, nel medesimo periodo, ha destato l’interesse di investitori finanziari, in particolare del fondo spagnolo ProA Capital per l’acquisizione di una quota di minoranza. L’obiettivo finale del gruppo sarà poi, come dichiarato negli scorsi anni, la quotazione in borsa.

Per quanto riguarda il mercato del riso, si se­gnala la recente acquisizione dello storico marchio Flora di Colussi da parte di Curti (Euricom) a seguito dell’ot­tenimento di un importante finanziamento dai maggiori gruppi bancari, con l’obiettivo di affermare e diversifica­re maggiormente la propria presenza in Italia. Il Gruppo Scotti ha invece annunciato di aver ottenuto un contrat­to di licenza esclusivo con il Gruppo Sapise per la tra­sformazione e commercializzazione del loro rinomato riso Venere.

In conclusione, il settore è particolarmente efferve­scente sia dal punto di vista del mercato sia dell’M&A e non si può che prospettare che la tendenza rimanga in crescita anche per il 2022.