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Bilancio e reddito d’impresa

Fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio sociale

Giulio Tedeschi Giulio Tedeschi

Bilancio e reddito d’impresa n. 2/2019

La contabilizzazione nel bilancio di esercizio dei fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio sociale è sempre stata un tema che ha interrogato gli operatori del bilancio, anche per le implicazioni fiscali che ne conseguono.

In campo tributario la giurisprudenza, anche con arresti della Cassazione, ha fornito spunti di approfondimento che, peraltro, fanno riferimento a periodi ove diversi erano i termini di presentazione delle dichiarazioni dei redditi, nel frattempo significativamente variati.

La valenza dei nuovi principi contabili, ora applicabili in ambito tributario per effetto del principio della derivazione rafforzata, ha fornito delle risposte a loro volta approfondite negli aspetti applicativi dalla prassi e dalla dottrina.

Si ha così un quadro di riferimento, contabile e fiscale, che consente di contabilizzare correttamente le situazioni tipiche di fine esercizio, quali gli accantonamenti per i rischi (ad esempio per i rischi di deterioramento dei crediti o per i rischi attinenti cause legali), i premi (a esempio i premi di produttività ai dipendenti o i premi e sconti commerciali di fine anno).