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Italian Desk in Brasile, perché?

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Il Brasile rappresenta senza dubbio l’economia più importante dell’America Latina.

Con oltre 214 milioni di abitanti il Brasile è lo Stato più popolato dell’America Latina (tra i primi del mondo).

Considerando l’agricoltura, il Brasile è il maggior produttore mondiale di canna da zucchero, soia, caffè, arancio, guaranà, açaí e noci; uno dei cinque maggiori produttori di mais, papaya, tabacco, ananas, banana, cotone, fagiolo, cocco, anguria e limone; uno dei dieci maggiori produttori al mondo di cacao, anacardi, avocado, cachi, mango, guava, riso, sorgo e pomodoro.

Inoltre è il più grande esportatore mondiale di carne di pollo, è il proprietario della seconda mandria di bestiame più grande del mondo, ed è tra i primi produttori di latte e di maiali al mondo.

Guardando alle risorse naturali, il Brasile è il secondo esportatore mondiale di ferro ed è uno dei cinque maggiori produttori mondiali di bauxite, manganese e stagno, l’ottavo produttore al mondo (primo in America Latina) di energia nonché tra i primi dieci produttori mondiali di petrolio (primo in America Latina).

Quanto all’industria, Il Brasile è il leader industriale in America Latina: nel comparto alimentare, in quello della cellulosa, dell’industria calzaturiera, della produzione di acciaio e di veicoli, di aeromobili, della chimica e del tessile.

Guardano ai dati macroeconomici, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita del Brasile per l'anno in corso, portandole dal precedente 1,7% stimato a giugno, all'attuale 1,8%.

Per il 2024 l'organizzazione prevede una crescita pari al 2%, in aumento dello 0,8% rispetto a quella elaborata nel rapporto pubblicato a metà dell'anno.

A fronte di un contesto macroeconomico decisamente favorevole, l’attività imprenditoriale locale presenta alcune criticità, quali ad esempio:

  • La volatilità del sistema economico
  • Una burocrazia eccessiva
  • L’instabilità politica
  • Frequenti modifiche del sistema normativo di riferimento
  • Un sistema giuslavoristivo complesso ed articolato
  • Difficoltà di accesso la mercato dei capitali di debito per il mid market
  • Un sistema regolamentare molto articolato nel comparto ambientale
  • Un sistema logistico e infrastrutturale complicato (soprattutto nelle aree più lontane dalle città importanti)
  • La barriera linguistica (solo una minima parte della popolazione parla lingue diverse dal portoghese)
  • Una forte competitività del mercato locale (laddove l’imprenditoria locale ha un vantaggio competitivo connesso alla maggiore comprensione del mercato e dei bisogni dei clienti)
  • Il processo di digitalizzazione del business può avere impatti indesiderati sull’industria tradizionale
  • Un sistema fiscale complesso.

A tale ultimo riguardo rileviamo quanto segue:

  • Il Brasile ha uno dei sistemi fiscali più complessi al mondo, articolato su tre livelli territoriali, ciascuno dei quali dotato di proprie regole e consuetudini. Tale complessità incrementa significativamente i costi delle scelte imprenditoriali e, talvolta, rappresenta un deterrente all’implementazione delle stesse.
  • Il carico fiscale del sistema impositivo brasiliano è uno dei più alti al mondo (causando, pertanto, un significativo pregiudizio alla competitività in ambito mondiale del sistema).
  • I fenomeni dell’elusione e dell’evasione fiscale sono molto diffusi.
  • Esiste un’istanza per una significativa riforma del Sistema fiscale al fine di pervenire ad una maggiore semplificazione ed equità dello stesso. Questo tema rappresenta un’importante sfida per i prossimi anni.
  • I frequenti cambiamenti del sistema normativo di riferimento determinano una sostanziale (percepita) inaffidabilità dello stesso, soprattutto con riferimento alle scelte strategiche con un orizzonte di medio/lungo termine.
  • Il contenzioso tributario è molto lento ed oneroso.

A fronte del quadro economico e normativo sopra rappresentato, rileviamo la presenza di numerosissimi gruppi italiani nel territorio brasiliano. Secondo un’indagine svolta dal Consolato Generale italiano in Brasile, infatti, sono oltre 1.000 le Italian subsidiary localizzate in Brasile.

Il contesto sopra rappresentato rende pertanto evidente la potenziale necessità di assistenza che le imprese italiane, che operano o intendono intraprendere attività di scambio con il Brasile, possono avere. Questa è la mission del nostro Italian desk di prossima apertura a San Paolo.