Comunicato stampa

Aziende italiane del mid-market investono in sostenibilità

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Secondo Grant Thornton, a livello globale, più del 60% delle imprese ritengono oggi che la sostenibilità sia importante tanto quanto o addirittura più del successo finanziario. L’Italia, con il 67%, batte la media globale e quella europea, entrambe al 62%.

Dall’inizio della pandemia a oggi è cresciuta la consapevolezza delle aziende rispetto agli investimenti sostenibili, la cui priorità è diventata più importante per il 61% delle aziende italiane (Vs 71% a livello globale e 63% media UE).

Milano, 22 dicembre 2021 – Secondo l’ultimo International Business Report (IBR) - analisi che il network di consulenza internazionale Grant Thornton effettua periodicamente a livello globale sui dirigenti di oltre 2500 imprese del mid-market - più di sei aziende su dieci (62%) ritengono oggi che la sostenibilità sia altrettanto importante o più importante del successo finanziario. L’Italia, con il 67%, batte la media globale e quella europea, che si collocano entrambe al 62%.

I criteri ESG (Ambientali, Sociali e di Governance) sono infatti visti come un vantaggio competitivo da gran parte delle aziende di fascia media e questo si riflette in particolare nelle aspettative della loro clientela di base.

Tra le imprese che stanno ponendo una maggiore attenzione alla sostenibilità, la motivazione più comune che le spinge a tale cambiamento è quella di migliorare l'efficienza e ridurre i costi (42%), un fattore che sottolinea i reali benefici economici e commerciali che, secondo le aziende intervistate, derivano dall’investire in tale direzione.

Dall’inizio della pandemia a oggi è inoltre cresciuta la consapevolezza delle aziende rispetto agli investimenti sostenibili: la loro percezione come priorità strategica di business è diventata infatti più importante per il 61% delle aziende italiane (vs 71% a livello globale e vs 63% media UE).

Per quanto riguarda le azioni specifiche che le aziende hanno intrapreso per condurre il proprio business in modo più sostenibile, su scala globale, il 43% delle aziende ha riportato di aver sviluppato una strategia di sostenibilità, che è stata formalizzata dal 38% delle imprese europee e 35% di quelle italiane.

Tuttavia, una sfida chiave per molti sta nel comprendere realmente quali processi e strategie implementare per ottenere il massimo impatto nel passaggio a pratiche commerciali più sostenibili, in particolare in questa fase nella quale risorse già limitate sono state ulteriormente ridotte a causa della pandemia.

“Le medie aziende - afferma Lorenzo Carminati, Partner di Grant Thornton - sono per loro natura e struttura agili, adattabili, pronte al cambiamento per restare sempre al passo con i tempi.  Conseguentemente, Investimenti in chiave sostenibile assumono un particolare rilevo nelle loro strategie di crescita. Tuttavia, quando ci riferiamo più nello specifico ad alcuni obiettivi concreti che la sostenibilità impone, come ad esempio la riduzione dell’utilizzo dei combustibili tradizionali, la diversity o l’inclusione, molte imprese sono ostacolate da modelli di business ancora tradizionali e da requisiti normativi spesso complicati, incontrando quindi delle difficoltà nel comprendere a cosa dare realmente priorità”.

Dall’analisi condotta da Grant Thornton i primi tre ostacoli a rallentare la crescita degli investimenti in sostenibilità sono: 1. l’ancora troppo oneroso impegno a gestire questioni e problematiche legate alle conseguenze della pandemia (31%); 2. la mancanza di chiarezza su nuovi regolamenti/requisiti (31%); 3. le preoccupazioni per i costi relativi alle attività annesse a questo processo (30%).

“Una consulenza specialistica – precisa, infine, Carminati - può essere molto preziosa per aiutare le aziende ad orientarsi in una materia nuova e complessa e per definire la strategia da perseguire, identificando con maggiore precisione priorità ed opportunità. Certamente il ruolo dei governi, delle autorità di regolamentazione e degli standard setter  resta prioritario per fornire il primo supporto e indirizzo, nonché per stabilire dei percorsi chiari per la rendicontazione delle migliori performance in materia di sostenibilità. Tuttavia, la strada verso un futuro delle aziende più sostenibile non riguarda solo la rendicontazione, che indubbiamente è molto importante ed è destinata ad assumere un ruolo chiave nei rapporti con gli stakeholders, ma attiene soprattutto alla capacità di riuscire a creare una visione, un obiettivo e una struttura di valori di medio-lungo termine. È tale nuova visione che, innestandosi sull’attuale insieme di valori delle medie aziende, può consentire alle stesse di superare - anche di fronte alle difficoltà del breve periodo - questa fondamentale transizione”.