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Comunicato stampa

Premio Open Innovative PMI: i vincitori

Alessandro Dragonetti Alessandro Dragonetti

Roma, 14 novembre 2019 – Si è tenuta a Roma presso la sala Parlamentino del CNEL, la cerimonia di premiazione del “Premio Open Innovative PMI”, ideato ed organizzato da Grant Thornton e dedicato alle PMI Innovative italiane. La giornata si è aperta con il Convegno “Pubblico e privato insieme per l’Innovazione” durante il quale si è parlato delle sinergie e delle opportunità attivabili tra i due comparti.

Tra gli altri ne hanno discusso Alessandro Dragonetti, Head of Tax di Grant Thornton, Barbara Angelini, Tecnologo del CNR e Giulio Greco, docente del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa e coordinatore dell’Osservatorio sulle PMI innovative.

Nel corso dell’appuntamento è stata inoltre presentata la 3° edizione del report dell’Osservatorio Open Innovative PMI, realizzato da Grant Thornton in collaborazione con l’Università di Pisa, un’analisi che inquadra l’andamento in continuum delle PMI Innovative italiane.

I vincitori di questa terza edizione del Premio sono:

 

  • Xnext S.r.l. nella categoria “Ricerca e Tecnologia”

Milano - Tecnologia spettroscopica e controllo qualità.

La società si occupa dello sviluppo e applicazione industriale di XSPECTRA, tecnologia proprietaria e brevettata, basata sull’analisi spettroscopica dei raggi X che consente di realizzare ispezioni in tempo reale su manufatti industriali, rilevando agenti contaminanti e difetti. La tecnologia trova applicazioni nel settore alimentare, farmaceutico, nel controllo di sicurezza su bagagli e nel riciclo materiali. Le macchine basate su questa tecnologia consentono di sostituire i controlli distruttivi effettuati in laboratorio prelevando campioni di prodotto.

 

  • Genomix4life S.r.l nella categoria “Donne Imprenditrici”

Baronisi (Salerno) - Biotecnologie e salute.

Genomix4Life S.r.l., spin-off dell’Università degli Studi di Salerno, fornisce servizi di genomica strutturale e funzionale, bioinformatica e storage dati. La società ha come obiettivo prioritario lo sviluppo di nuovi strumenti diagnostici in campo oncologico promuovendo l’innovazione nel campo della genomica funzionale e della bioinformatica, definendo strategie terapeutiche nell’ambito della medicina di precisione.

 

  • Osai A. S. S.p.A. nella categoria “Società per Azioni”

Parella (Torino) -  Progettazione e costruzione robot industriali.

La società opera nel settore dell’automazione dei processi industriali. Oltre alla sede principale italiana, conta 3 filiali estere in Germania, Cina e Stati Uniti d’America. Le soluzioni offerte sono basate su sistemi standard o macchine speciali per assemblaggio e test di componenti altamente tecnologici per l’industria dei semiconduttori, l’industria automotive e la manifattura elettronica. Ogni sistema viene personalizzato in base alle specifiche esigenze.

Le tre aziende, che si sono distinte per la loro propensione ad innovare e per gli eccellenti risultati economici raggiunti in Italia e all’estero, si sono aggiudicate, oltre al riconoscimento formale, un gettone consistente in 10.000 euro da utilizzare in servizi professionali Grant Thornton.

Le candidature sono state valutate da una giuria libera e indipendente - composta da esperti provenienti dal mondo dell’imprenditoria, professori universitari e rappresentanti istituzionali - che ha preso in considerazione in particolare due parametri: la natura dell’innovazione, in termini di capacità di sviluppo di soluzioni proprietarie ad alto valore tecnologico, e la performance economica, valutata nell’arco temporale da quando l’impresa è stata fondata e osservando particolarmente le dinamiche di sviluppo successive al riconoscimento dello status di PMI innovativa.

“Il successo del Premio Open Innovative conferma che le PMI Innovative iscritte al Registro delle Imprese pubblicato dal MISE occupano ancora un ruolo strategico nell’ambito del sistema economico italiano – ha dichiarato Alessandro Dragonetti, Head of Tax di Grant Thornton - L’incremento delle iscrizioni, se da una parte è uno degli indici del dinamismo del comparto, dall’altra denota ancora la necessità di una maggiore consapevolezza dei vantaggi e delle opportunità che il novero all’interno del Registro comporta.

Sono circa 20mila in Italia le aziende con le caratteristiche per rientrare nella categoria ‘innovative’, ma solo poco più di un migliaio quelle iscritte al Registro. Eppure, a norma di legge avrebbero accesso ad alcune delle stesse agevolazioni normative, fiscali, contributive, burocratiche previste per le Startup Innovative.

Perché rinunciare a semplificazioni e abbattimento costi di apertura, sgravi fiscali per impresa e investitori, assunzioni agevolate, accesso preferenziale al credito? Certamente - ha concluso Dragonetti - una leva importante per le nostre piccole imprese che guardano al futuro in chiave moderna che andrebbe dunque maggiormente promossa e sostenuta. In tale ambito una posizione determinante è quella occupata dai consulenti, chiamati a sensibilizzare i propri clienti sull’importanza dell’opportunità offerta dal MISE. La creazione del Fondo Nazionale Innovazione, nello specifico, nasce con lo scopo, tra gli altri, di operare investimenti o erogare finanziamenti alle PMI innovative”.

Venendo più nel dettaglio all’Osservatorio PMI Innovative di Grant Thornton e Università di Pisa, dai risultati emerge che cresce del 38% il numero delle PMI Innovative iscritte nel 2019 al Registro delle Imprese pubblicato annualmente dal MISE, con netta prevalenza del settore dei servizi (70,83%), seguito da quello industria/artigianato (20,60%). All’interno delle PMI Innovative ci sono anche società di consulenza (6,7%).

In continuità con quanto rilevato nel Report 2018, il 55% delle società monitorate fa rilevare un valore della produzione inferiore al milione di euro. D’altra parte risulta in crescita il valore della produzione dal 2017 al 2019 per la classe di imprese comprese nella fascia di produttività 1.000.000/ 2.000.000 di euro. Tre PMI innovative su quattro possono qualificarsi come micro-imprese, avendo un valore della produzione inferiore ai 2 milioni di euro.

Il 70% delle nuove PMI ha meno di 10 addetti, a conferma della permanenza dell’elevata granularità del sistema aziendale italiano. Solo il 5% delle società ne presenta più di 50.

Focalizzando anche la dotazione di capitale delle nuove PMI risulta che il 71% delle società presenta un capitale inferiore o uguale a 100mila Euro.

La vita media delle imprese iscritte, nello stesso tempo, risulta elevata (8,43 anni, rispetto a 7,9 nel 2018). Ne deriva dunque che le dimensioni contenute delle Nuove PMI sono una caratteristica di medio/lungo periodo.

Su base regionale, la Lombardia fa registrare il primato delle PMI innovative iscritte nel 2019 (126 casi, oltre il 29% del totale). Seguono nel ranking delle “top five” l’Emilia Romagna (54 casi), il Piemonte (39), Lazio e Campania (31), Veneto (26).

La territorializzazione a livello provinciale conferma i dati suindicati: la provincia di Milano è, infatti, in testa per numero di nuove PMI iscritte tra il 2018 e il 2019 (79). Seguono quelle di Roma (29 società), Torino (23), Napoli (14), Bologna (8), Pisa (7).

In merito all’assetto proprietario si evidenzia nel Rapporto PMI Innovative che oltre il 50% delle nuove PMI iscritte nel 2019 è composto in prevalenza da adulti di nazionalità italiana e di sesso maschile.  Si ha, infatti, prevalenza giovanile solo nell’11,34% dei casi e femminile nel 7,83% delle aziende esaminate. Il 67% delle imprese con prevalenza giovanile impiega meno di 10 addetti contro il 44% delle imprese con prevalenza femminile.

La seconda parte del Report, dedicata all’analisi dei dati economico-finanziari delle PMI Innovative, per quanto riguarda il fatturato fa rilevare che una impresa su tre (30,30%) è compresa nella fascia che va dal milione ai cinque milioni di euro, mentre il 38,05% si colloca al di sotto del milione. Il 17% delle aziende ha realizzato nel 2018 un fatturato inferiore a 100.000 euro, mentre il 38% si colloca al di sotto del milione di euro. Parallelamente, la crescita media del fatturato (2018vs2017) è pari al 50,82%, anche se un quinto delle società presenta livelli inferiori a quelli del 2017.

Il valore medio dell’EBITDA (capacità di generare redditività operativa) è pari a 488.000 Euro e il 74,74% delle società registra un EBITDA positivo. Nel 58% dei casi l’EBIT (MOL al netto degli ammortamenti e accantonamenti) è di segno positivo nelle imprese con range di fatturato oltre i 500.000 Euro.

Dal punto di vista dei profili organizzativi e gestionali emerge che nell’84% delle PMI Innovative le figure del Presidente e dell’Amministratore Delegato coincidono, segnale che il livello di managerializzazione delle PMI innovative è ancora basso. Mediamente si constata che il numero medio dei soci è pari a 7,1 (in aumento di una unità rispetto a quanto osservato nel 2018), oltre i 5 milioni di fatturato la partecipazione dei soci cala a 4,2.

Per quanto riguarda il grado di internazionalizzazione, infine, si segnala che solo il 12,5% delle società osservate possiede partecipazioni in società estere con una concentrazione nelle classi di fatturato da 1 milione di euro in poi.

Il Convegno, il Premio e l’Osservatorio “Open Innovative PMI” fanno parte di un più ampio progetto che mira a valorizzare l’innovazione italiana dando visibilità a questa specifica tipologia di imprese, protagonista del panorama imprenditoriale italiano ma tuttavia ancora poco conosciuta. L’iniziativa ha infatti l’obiettivo di sostenere e supportare lo sviluppo e delle PMI innovative, facilitando la conoscenza dei vantaggi di natura fiscale, societaria e finanziaria previsti dalla vigente normativa ed esclusivamente dedicati alle PMI innovative regolarmente iscritte nell’apposita sezione del Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio.