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Energy

Il settore delle rinnovabili in Italia e operazioni M&A

Grant Thornton, in collaborazione con Clean Energy Pipeline, ha presentato la “Renewable energy discount rate survey report”.

L’indagine di Grant Thornton mira a valutare la percezione degli investitori del costo del capitale ed è stata condotta nei Paesi con un forte mercato di energie rinnovabili: Australia, Canada, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi nordici, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. In totale, più di 100 investitori hanno partecipato all’indagine.

Il tasso di attualizzazione per le operazioni M&A nel mercato secondario delle energie rinnovabili è un’informazione fondamentale per gli investitori. Si tratta di un fattore chiave per la determinazione del valore normale o prezzo di mercato dei progetti. Tuttavia, è un dato estremamente difficile da rilevare e spesso gli investitori possono fare affidamento solo sulla propria esperienza e sulla consulenza di esperti.

Le energie rinnovabili sono al primo posto nella lotta contro i cambiamenti climatici. Questo si è tradotto in una rapida commercializzazione delle energie rinnovabili ed espansione del settore, portando a un aumento del numero di deal nel settore. Circa $201 miliardi sono stati investiti nei progetti industriali in ambito di energie rinnovabili solo nel 2016 e fotovoltaico ed eolico sono i segmenti leader nel settore in termini di MW e valore delle operazioni.

Si prevede una forte crescita degli investimenti nel settore nei prossimi decenni, grazie a una continua diminuzione dei costi dei progetti e del raggiungimento della “Grid parity” nella maggior parte dei Paesi.

La situazione italiana

In Italia, il 39% dei 284 TWh di elettricità generati nel 2016 proviene da energie rinnovabili, consentendo di raggiungere in anticipo l’obiettivo UE (almeno 20% del consumo finale di energia proveniente da fonti rinnovabili entro il 2020).

Nel 2005 sono stati introdotti incentivi per l’energia fotovoltaica, mentre nel 2011 il settore fotovoltaico italiano era il più grande in tutto il mondo, promosso grazie a una combinazione di incentivi. Tuttavia, i successivi tagli agli incentivi per le rinnovabili hanno quasi messo fine allo sviluppo di questo giovane mercato.

Attualmente il mercato delle rinnovabili in Italia, particolarmente quello dell’energia fotovoltaica, è estremamente frammentato in quanto molti investitori cercano di consolidare le proprie partecipazioni attraverso acquisizioni. Infatti, negli ultimi tre anni sono state effettuate operazioni rilevanti che hanno portato a un significativo consolidamento del portafoglio di investimenti.

Stefano Salvadeo, Co-managing Partner e Head of Advisory di Bernoni Grant Thornton, commenta tali temi in un’intervista a Forbes:

“Si tratta di valori rappresentativi del rendimento atteso del capitale per gli investitori. Con la ripartenza dei tassi d’interesse possiamo attenderci uno spostamento della curva verso l’alto”, spiega Stefano Salvadeo. “Inoltre possiamo aspettarci che questa tendenza sul secondario proseguirà per via della rarefazione delle operazioni di qualità, già oggetto di compravendita”.

“Chi ha già impianti sviluppati e vuole metterli sul mercato potrà beneficiare di questa situazione e di un mercato dinamico. È finita l’epoca dei piccoli impianti. E’ quindi il momento giusto per chi vuole ottimizzare con economie di scala”.

“Il [mercato] primario non esiste più”, spiega Salvadeo, “mentre chi acquisisce un impianto in funzione già da anni sa di non avere nemmeno il rischio tecnologico o quello burocratico. Consideriamo inoltre che le location di qualità sono già state sviluppate e che nel breve non sono previsti nuovi incentivi”.

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Un secondario di prim'ordine

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