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Editoriale Notizie Flash 06/2018

Transfer pricing in continua evoluzione

Paolo Besio Paolo Besio

La materia del transfer pricing è in continua evoluzione. Il legislatore italiano ha recentemente innovato la normativa applicabile. Da un lato, con una modifica che ritengo di carattere formale ma non per questo poco importante, ha sostituito il riferimento al valore normale con quello relativo al principio di libera concorrenza. La modifica consolida l’orientamento del legislatore, della prassi e della giurisprudenza di ritenere le Guidelines dell’OCSE strumenti interpretativi fondamentali nel nostro sistema.

Il nostro ordinamento è stato anche arricchito di un nuovo strumento di eliminazione della doppia imposizione, che dovrebbe consentire di risolvere efficacemente e in tempi più brevi diversi casi. Questo strumento si aggiunge agli altri, innovati o potenziati nell’ambito del processo di internazionalizzazione del nostro ordinamento tributario.

Consultazione pubblica sul nuovo decreto

Recentemente il MEF ha proposto in consultazione una bozza di decreto ministeriale, successivamente approvato (D.M. 14 maggio 2018, pubblicato sulla G.U. del 23 maggio), finalizzato a sintetizzare i concetti fondamentali in materia di transfer pricing nel nostro ordinamento. Il processo di consultazione, al quale Bernoni Grant Thornton ha partecipato, è un’ulteriore positiva testimonianza della modernizzazione e della proattività del MEF e dell’Agenzia delle Entrate relativamente a queste tematiche.

La formula del decreto implica una forte sintesi dei principi, contenuti nelle Guidelines, che dovrebbero essere poi approfonditi in uno o più documenti di prassi. Per il provvedimento attuativo del nuovo strumento di eliminazione della doppia imposizione dovremo attendere ancora. La definitiva approvazione dello stesso in tempi brevi è comunque auspicata, per il beneficio che ne ricaverebbero le imprese italiane.

A livello internazionale l’evoluzione è ancora più rapida. Il progetto BEPS e, più in generale, il lavoro dell’OCSE nell’ambito della fiscalità internazionale svolto ad oggi non rappresenta il punto di arrivo ma un percorso. Tenendo fede agli impegni assunti, l’OCSE continua a sottoporre a revisione le Guidelines, aggiornando e arricchendo il contenuto di tutti i capitoli di nuovi spunti e riflessioni. I nuovi progetti annunciati e i discussion draft già pubblicati sono testimonianza di questa dinamicità e intensità.

La necessità di adeguare le normative domestiche ai principi approvati nell’ambito del progetto BEPS e degli studi successivi ha richiesto e richiederà importanti modifiche in tanti ordinamenti statali in tutto il mondo.

A dispetto di uno degli obiettivi prefissati a livello internazionale, per le multinazionali districarsi in questo mondo così variegato e in continua evoluzione è sempre più difficile.

Gli stessi principi, condivisi in sede OCSE, possono infatti essere declinati con modalità differenti, come emerge facilmente, inter alia, dalle posizioni assunte dagli Stati con riferimento alla tematiche coperte dallo strumento multilaterale.

Un aiuto può arrivare dalla nuova Transfer Pricing Guide, elaborata dal network Grant Thornton, cui hanno contribuito la maggior parte delle member firm. Lo strumento è molto sintetico, una scheda per ciascuno Stato che, in sole due pagine, fornisce gli elementi essenziali relativamente al transfer pricing: la legislazione e la prassi vigente e le modifiche introdotte o attese in conseguenza del progetto BEPS.

L’obiettivo è fornire al lettore un primo, immediato, chiaro e sintetico riferimento delle principali norme e prassi in materia negli Stati di suo interesse. Il passo successivo è approfondire, capire se il proprio gruppo sia compliant con le recenti evoluzioni, sia sotto il profilo sostanziale sia sotto il profilo formale o quali siano le iniziative da intraprendere per ottimizzare la gestione del rischio fiscale e per evitare di esporre il gruppo a contestazioni, sanzioni e doppia imposizione.