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Contrastare l’inflazione col digitale

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La tecnologia può aiutare le imprese del mid-market a compensare i danni causati dalla crescita dell’inflazione. Ma come possono le imprese globali assicurarsi di ottenere il massimo ritorno possibile sui loro investimenti? In questo articolo esploriamo le opportunità e i rischi per le imprese nell’anno a venire.
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Con l’aumento dell’inflazione in tutto il mondo, che verosimilmente persisterà fino al 2023, molte imprese del mid-market si trovano ad affrontare sfide senza precedenti. L’incremento dei costi e la riduzione delle spese da parte dei consumatori causano pressione sui margini e le imprese hanno difficoltà a proteggere i propri profitti e a prendere decisioni di investimento efficaci.

L’International Business Report (IBR) di Grant Thornton, studio biennale condotto su un campione di dirigenti di 10.000 imprese in 29 paesi, rivela che soltanto il 57% degli intervistati concorda sulle previsioni di aumento degli utili nel 2022, considerando l’effetto dell’inflazione che riduce la domanda e fa crescere i costi dei fattori produttivi.

Tuttavia, le imprese che prevedono utili maggiori dichiarano di:

  • investire in molte più aree nell’ambito digitale/IT rispetto alla media globale
  • essere maggiormente focalizzare sulla riduzione dei costi operativi e sul miglioramento dell’efficienza
  • aumentare la spesa per il digitale in proporzione all’inflazione; circa il 70% dei rispondenti dichiara infatti di essere d’accoro con l’affermazione seguente: “il rischio di inflazione sta accelerando gli investimenti in attività digitali/IT nella mia impresa”, contro una media globale del 66%.

Il nostro Head of Technology & Innovation, Roberto Antoniotti, ha così commentato: "I risultati dell’International Business Report sono una ulteriore conferma della nostra strategia in ambito digital che si focalizza sull’automazione dei processi e sulla Data Driven Company con l’obiettivo di aumentare l’efficienza delle Imprese, fondamentale per contrastare gli effetti dell’inflazione assieme ad una solida attività di Business Intelligence di ampio respiro"

“Elevati tassi di inflazione hanno un impatto enorme sulle società in quanto portano ad un aumento dei costi operativi e generano incertezza nei mercati” spiega Elaine Daly, global head of business consulting Grant Thornton Irlanda.

“Ma iniziative di trasformazione aziendale ben pianificate e implementate possono controbilanciare questa tendenza, portando ad un effetto deflazionistico sui costi d’impresa e, di conseguenza, sul prezzo di prodotti e servizi”.

“La chiave è non essere compiacenti e muoversi velocemente per creare resilienza digitale”.

L’efficienza è diventata una priorità e l’innovazione digitale è fondamentale per ottenerla. Le società devono aggiornare i loro sistemi e processi per sviluppare modelli di business più snelli in grado di prosperare in un momento di crescita stagnante. Nel contempo, la trasformazione digitale rimane un fattore chiave per migliorare il coinvolgimento dei consumatori e per riuscire a migliorare la produttività – una tendenza accelerata dalla pandemia. 

Tutto ciò presuppone che si effettuino investimenti in maniera abile e continuativa e le imprese del mid-market si dichiarano pronte ad investire: due terzi degli intervistati nell’ambito dell’ultima indagine IBR di Grant Thornton concordano sul fatto che il rischio d’inflazione sta accelerando gli investimenti in innovazione digitale nelle proprie imprese.

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Dalla ricerca emerge inoltre che il 60% delle imprese prevede di incrementare gli investimenti in innovazione digitale nei prossimi 12 mesi – il dato più alto registrato ad oggi.

Tuttavia, ci sono segnali preoccupanti che suggeriscono che alcune imprese potrebbero avere difficoltà a ottenere il massimo dalla loro spesa per il digitale o che la stiano indirizzando in maniera errata. Soltanto il 30% degli intervistati nell’ambito della ricerca si dichiara convinto di aver “definito chiaramente” gli investimenti digitali necessari per supportare la strategia di crescita della propria impresa. E soltanto un terzo dichiara di aver effettuato attivamente tali investimenti al fine ridurre i costi.

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Perché il digitale è importante in un periodo di incertezza

“Vediamo che le imprese del mid-market di successo hanno investito significativamente in tecnologia nell’ultimo decennio e specialmente negli ultimi due o tre anni, ma il contesto di business è mutato” spiega Steven Perkins, national leader for technology and telecommunications industries pressp Grant Thornton US.

“Prima che l’inflazione diventasse un problema, il focus era sul miglioramento dell’esperienza dei clienti e sul coinvolgimento dei dipendenti in risposta all’incremento della concorrenza e alla diffusione del lavoro da remoto. Queste aree rimangono cruciali, ma l’inflazione ha aggiunto ulteriore pressione e c’è ora bisogno di razionalizzare le infrastrutture e trovare le efficienze”.

“Molte imprese del mid-market hanno una significativa liquidità nei loro bilanci dopo un lungo periodo di espansione, che garantisce un certo livello di protezione” spiega; “Nonostante ciò nessuno crede più che l’elevata inflazione sia transitoria, pertanto le società devono adattarsi a questa nuova realtà per il medio-lungo periodo”.

“Molte imprese potrebbero aver registrato una crescita nell’ultimo decennio, ma trovarsi attualmente ad affrontare un periodo prolungato di incertezza” spiega ancora Steven Perkins. “Ciò potrebbe richiedere significativi miglioramenti tecnologici e di processo per creare un modello di business sostanzialmente differente e più efficiente”.

 

Cosa si intende per investimenti in innovazione digitale?

Le imprese devono sfruttare il digitale per costruire modelli più smart e più agili che sappiano resistere all’impatto dell’inflazione e trovare nuove modalità di crescita. Ma per molti decidere come impiegare il budget per le attività digitali può essere una sfida.

La tecnologia si sta evolvendo rapidamente e, in alcuni casi c’è il timore dell’ignoto. Alcune imprese del mid-market sono anche alle prese con vecchi sistemi ingombranti che ostacolano l’innovazione.

Secondo Steven Perkins per le imprese del mid-market è vitale aggiornare questi sistemi e passare al cloud – o eliminarli del tutto e ripartire da zero. Quale strada intraprendere dipende dai requisiti presenti e futuri dell’impresa, ma ritiene in ogni caso che i progetti di lunga durata sulle infrastrutture siano in declino.

“Penso che vedremo molti aggiornamenti e investimenti mirati a liberare ulteriore valore dall’infrastruttura esistente. Il cloud ha permesso alle imprese sostanzialmente di noleggiare funzionalità digitali e questo approccio con limitati investimenti in immobilizzazioni è quello più ragionevole al momento”.

Roy Nicholson, national managing principal del settore trasformazione digitale presso Grant Thornton US, aggiunge che le imprese non dovrebbero avere timore della trasformazione digitale soltanto per il fatto di avere meno risorse. Le imprese del mid-market hanno in realtà un vantaggio sulle organizzazioni più grandi, dal momento che la loro infrastruttura esistente è più contenuta e pertanto più semplice da aggiornare.

 “Posso avere un’agilità che le imprese più grandi non riescono a raggiungere, e l’agilità è cruciale”.

Decidere come impiegare il budget per gli investimenti in innovazione digitale richiede una pianificazione meticolosa, secondo Xavier Lecaille, global leader of business process solutions presso Grant Thornton Francia. Le società devono valutare rischi e benefici prima di effettuare investimenti importanti e raramente si tratta di un processo semplice.

Inoltre, i nuovi sistemi implicano spesso un cambiamento a livello di tutta l’organizzazione per assicurare che lo staff sia debitamente formato e i processi di management adeguati. Possono inoltre essere necessari cambiamenti a livello del personale.

É fondamentale che le imprese si avvalgano di consulenza specializzata prima di investire e ottenere consenso da tutti gli stakeholder, aggiunge Elaine Daly.

“I clienti devono comprendere quali sono le problematiche e i benefici che gli investimenti permetteranno di ottenere. Gli investimenti sono mirati a ridurre i costi generali, a migliorare la qualità, ad aumentare la produttività o ad incrementare il valore? Tutti i team a livello di management sono allineati su ciò che l’investimento permetterà di ottenere? Gli stakeholder principali sono stati informati e le loro domande o preoccupazioni sono state affrontate?”

Il coinvolgimento tempestivo di tutti i soggetti con poteri decisionali e piani chiari e ben documentati condivisi da tutte le parti coinvolte sono fattori cruciali per assicurare la buona riuscita dei programmi di trasformazione.

C’è inoltre una forte competizione per i talenti con competenze digitali tra le imprese del mid-market, spiega Kalpana Balasubramanian, head of dGTL, un’iniziativa di Grant Thornton focalizzata sulle nuove tecnologie e la finanza digitale in India. “Le imprese in crescita devono riuscire ad attrarre il personale con più competenze e formazione che da un lato ha maggiori la possibilità di scegliere fra più opportunità d’impiego e dall’altra causa un incremento del costo delle assunzioni”.

“È una tendenza che si sta verificando in tutto il mondo e molte società cercheranno di gestire i maggiori costi in modo più efficiente con la tecnologia”.

Secondo Roy Nicholson alcune imprese potrebbero preferire esternalizzare le loro funzioni digitali piuttosto che affrontare queste sfide interne, ma sarebbe di un errore.

“La maggior parte delle imprese del mid-market può migliorare l’efficienza interna prima di tutto semplificando, standardizzando e centralizzando i processi; la mera esternalizzazione equivarrebbe soltanto a trasferire il disordine a qualcun altro senza prima verificare le efficienze esistenti”.

 

L’automazione e i dati possono far crescere la produttività

Ma, nello specifico, in quali tecnologie dovrebbero investire le imprese del mid-market per far fronte alla pressione inflazionistica?

Chiaramente le priorità sono diverse per ciascuna impresa, ma per la maggior parte automazione, robotica e machine learning (apprendimento automatico) saranno fondamentali. Queste tecnologie migliorano la produttività diminuendo i costi e permettendo alle imprese di impiegare il personale in modo più efficace.

Secondo la nostra indagine, il 30% delle imprese del mid-market a livello globale dichiara di investire nell’automazione delle operazioni per alimentare la crescita.

I dati sono un altro fattore chiave per aumentare la resilienza delle imprese del mid-market in un periodo di crescente pressione sui costi, dal momento che giocano un ruolo primario nel processo decisionale delle imprese. Al crescere della pressione sui margini, le imprese potrebbero trovarsi a prendere decisioni difficili circa tagliare i costi, aumentare i prezzi o modificare il proprio portfolio di prodotti o i propri fornitori. Ma avendo una visione più approfondita delle proprie operazioni, operare queste scelte diventa più semplice.

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“Molte imprese hanno faticato a prendere decisioni efficaci durante la pandemia a causa della mancanza di dati che aiutassero a comprendere le sfide e le opportunità future” spiega Alan Dale, head of business consulting presso Grant Thornton UK.

“Le imprese del mid-market hanno lavorato per cambiare tutto ciò, ma questo richiede un focus e investimenti continui”.

Stiamo assistendo ad un rinnovato interesse delle imprese per la pianificazione delle risorse, la finanza, le risorse umane e il sistema della supply chain, fattori che possono migliorare l’efficienza e tagliare gli sprechi.

 

Agire ora per essere pronti ad affrontare le sfide

L’inflazione pone oggi seri rischi per le imprese del mid-market, che a livello globale devono agire per contrastare le minacce. Le scelte fatte oggi determineranno le loro performance future, anche se molte di esse sembrano ancora destinare impropriamente le loro spese per l’IT, che potrebbero potenzialmente andare sprecate.

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“Nella morsa dell’inflazione, il maggior rischio per le imprese del mid-market è la falsa sicurezza” spiega Steven Perkins, “quelle che non si adattano potrebbero essere lasciate indietro da concorrenti più agili”.

Le imprese devono pertanto agire ora, utilizzando l’innovazione digitale per assicurarsi di continuare a crescere e prosperare nonostante la crescente incertezza economica.

 

Agire ora, ma come?

  1. consultare i dati per comprendere le sfide principali

  2. utilizzare l’automazione per ridurre i costi di back office

  3. coinvolgere gli stakeholder nelle fasi preliminari di decisione sugli investimenti in innovazione digitale

  4. semplificare e standardizzare i processi interni

  5. aggiornare i sistemi esistenti per favorire l’innovazione

    

Per ulteriori informazioni sulle modalità con cui le imprese potrebbero beneficiare di investimenti mirati in innovazione digitale, contatta uno dei nostri specialisti Grant Thornton:

Roberto Antoniotti

Head of Technology & Innovation,
Bernoni Grant Thornton

roberto.antoniotti@bgt.it.gt.com

Alan Dale

Head of Business Consulting,
Grant Thornton UK

alan.dale@uk.gt.com

Elaine Daly

Global Head of Business Consulting,
Grant Thornton Irlanda

elaine.daly@ie.gt.com

Kalpana Balasubramanian

CEO and Chief Thinker,
Grant Thornton dGTL

kalpana.b@in.gt.com

Roy Nicholson

National Managing Principal of the Digital Transformation Practice, Grant Thornton US

roy.nicholson@us.gt.com

Steven Perkins

National Leader, Technology and Telecommunications Industries,
Grant Thornton US

steven.perkins@us.gt.com

Xavier Lecaille

Global Leader of Business Process Solutions, Grant Thornton

xavier.lecaille@fr.gt.com