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Addizionale IRES banche e assicurazioni

L’addizionale per banche e assicurazioni ha imposto al comparto bancario e assicurativo, con utilizzo molto discutibile del mezzo della decretazione d’urgenza, una extra imposizione fiscale una tantum per l’anno 2013 che, ad un più approfondito esame, sembra confliggere con rilevanti precetti costituzionali quali quello di capacità contributiva, di uguaglianza e del legittimo affidamento. Essa appare inoltre incompatibile con la disciplina comunitaria in tema di concorrenza e aiuti di Stato.

 

L’art. 2 del D.L. 30 novembre 2013 n. 133, convertito, con modificazioni, dalla Legge 29 gennaio 2014 n. 5, ha introdotto alcune disposizioni che hanno inasprito - limitatamente al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013 - il prelievo tributario nei confronti degli enti creditizi e finanziari, della Banca d’Italia e delle società e degli enti che esercitano attività assicurativa. Detta imposizione ha imposto a carico dei menzionati soggetti l’applicazione dell’aliquota IRES con un’addizionale dell’8,5%.

Detta addizionale è consistita in una forma di tassazione aggiuntiva, finalizzata a compensare l’ammanco di gettito conseguente alla soppressione della seconda rata dell’IMU dovuta per il 2013 relativamente alle abitazioni principali, abrogazione disposta dall’art. 1 del D.L. n. 133/2013.

Con i commi 1 e 2 dell’art. 2 del richiamato Decreto, infatti, per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013 era stato stabilito:

  • un innalzamento della misura degli acconti dell’IRES (e conseguentemente anche dell’IRAP) al 128,5% (c.d. maxi acconto)
  • un innalzamento dell’aliquota IRES dalla misura ordinaria del 27,5% al 36%.

Nell’articolo ci si chiede se possa ritenersi giustificabile l’introduzione di un’addizionale per il solo fatto che si tratti di una misura transitoria e se possa ritenersi giustificabile la discriminazione a carico degli intermediari finanziari e assicurativi in mancanza di una comprovata loro maggiore capacità contributiva.

 

Per ulteriori informazioni contattate Marco Pane e Alessandro Foderà.