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Parere dell'esperto

Rallentamento delle IPO: le reazioni del mercato

Con la contrazione dei mercati borsistici ed il conseguente rallentamento delle c.d. IPO, quali altre reazioni ci si può aspettare dal mercato dei capitali?

Se dovessimo guardare a quanto sta accadendo nei mercati anglosassoni, noteremmo un forte interesse da parte degli operatori di Private Equity al fenomeno della c.d. “sottocapitalizzazione” di molteplici aziende quotate, posizionandosi come i principali promotori di OPA e/o di reverse merger.

Per motivi congiunturali (auspicabilmente di breve periodo), infatti, tali aziende sono palesemente sottovalutate e, pertanto, costituiscono una interessante occasione di investimento, soprattutto da parte di operatori molto liquidi e con orizzonti di investimento di lungo termine, primi fra tutti i fondi di Private Equity.

Attraverso il meccanismo dell’OPA, normalmente non ostile e concertata con il top management dell’azienda, tali Fondi hanno la possibilità di fare incetta di aziende interessanti, con ottime prospettive di sviluppo, a prezzi decisamente più bassi di quelli che, effettivamente, corrisponderebbero al valore dell’azienda stessa (c.d. “fair value”).

Questa tipologia di operazione, tecnicamente denominata “Public to Private Transaction”, consente ai Fondi di acquisire, a basso prezzo, il controllo delle aziende e, conseguentemente, di toglierle dal listino di borsa (“delisting”). In questo modo i Fondi hanno la possibilità di rilanciarle dal punto di vista operativo, di sottrarre il management dalla pressione, spesso non gestibile, degli andamenti borsistici, aspettando un momento migliore per quotarle nuovamente in borsa, a fronte di cospicui rendimenti non solo in termini di arbitraggio finanziario ma anche attraverso un vero processo di creazione di valore.

Nel 2021, ad esempio, soltanto in Italia sono avvenuti ben 22 delisting, un numero mai raggiunto prima d’ora. Non considerando i delisting di Fiat Chrysler Automobiles (Fusione con PSA) e Buzzi Unicem risp. (Conversione in ordinarie), tutti i delisting sono avvenuti tramite OPA propedeutici ad una transazione Public To Private.

Nel 2022, alla data di agosto, il numero di delisting completati ha raggiunto il numero di 13 e, considerando il numero di deal in fase di esecuzione, si dovrebbe ampiamente confermare il trend dell’anno precedente.