article banner
Editoriale NF 10/2018

Nuove PMI S.r.l.: riforma da non sottovalutare

Giulio Tedeschi Giulio Tedeschi

In attesa di conoscere e valutare i provvedimenti fiscali e societari di fine anno (in corso di definizione parlamentare e che saranno oggetto di commento nel prossimo numero di Notizie Flash) vorrei affrontare in questo editoriale un tema societario che riguarda le società a responsabilità limitata, con particolare riferimento alle PMI, ma non solo.

Vale la pena di spendere qualche parola non solo perché tali novità costituiscono un indicatore di come il nostro legislatore operi, ma perché riguardano una serie di disposizioni che sono passate senza che gli operatori prestassero adeguata attenzione.

Innanzitutto si tratta di importanti novità agli assetti di quasi tutte le S.r.l. che non trovano immediata collocazione naturale nel Codice civile, bensì sono il frutto di una disciplina normativa al di fuori del codice civile (D.L. n .50/2017, convertito nella legge n. 96/2017, e D.Lgs. n. 129/2017).

E con ciò è ben facile comprendere l’astruso modo di legiferare che non aiuta sicuramente l’operatore.

Orbene la nuova normativa (D.Lgs. 129/2017) dispone che tutte le S.r.l. PMI (non solo quelle innovative, ma sostanzialmente, dato il tessuto imprenditoriale italiano, il 99% delle S.r.l.) possono:

  • suddividere il loro capitale in “categorie” di quote di partecipazione con diritti diversi tra loro;
  • disciplinare tali categorie di quote con svariate limitazioni ai diritti di voto;
  • procedere all’acquisto delle proprie quote;
  • effettuare l’offerta al pubblico di quote di partecipazione al capitale anche attraverso il crowdfunding (cioè attraverso portali organizzati per la raccolta di capitali mediante internet).

Sono queste, come ben si può comprendere, novità di portata assoluta che per molti aspetti incidono sostanzialmente sull’impianto della S.r.l. tradizionale, per come fino a ieri regolamentata nel solo Codice civile e con novità anche tecnicamente difficili da applicare.

Tanto è vero che dopo quasi un anno dalla entrata in vigore della novella legislativa sono dovuti intervenire i Collegio Notarili con significative massime esplicative che ora aiutano l’operatore a comprendere e ad applicare le novità.

Sempre nello spirito della certezza del diritto e della auspicata semplificazione (non solo fiscale) …